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Passaggio a Nord Est: Cantina Tramin è la casa del Gewürztraminer

Passaggio a Nord Est: Cantina Tramin è la casa del Gewürztraminer   Realtà storica ma proiettata verso il futuro, Cantina Tramin si muove tra design, marketing e viticoltura ecosostenibile. Riuscita espressione della cultura cooperativa, raccoglie ogni anno premi e riconoscimenti, permettendo a tanti piccoli proprietari di raggiungere tutto il mondo con quasi 2 milioni di bottiglie all’anno. Lungo lo stivale della nostra penisola si snodano, attraversando comuni e province, alcune strade che rendono merito al territorio italiano, alla sua gente e alle tradizioni: sono le Strade del Vino, che una legge del 1999 ha istituito e che, come una mappa nella mappa, guidano molti di noi alla scoperta dei migliori vini, e delle migliori cantine. Proprio una di queste, la Strada del Vino dell’Alto Adige, mi porta oggi alla Cantina Tramin, in quel di Termeno (o, appunto, Tramin), sul versante occidentale della valle dell’Adige. Il Monte Roen veglia su queste terre a metà strada fra Trento e Bolzano, dove lo sguardo è catturato da un’alternanza di colline, valli, fiumi, pareti di roccia. Questa è anche la terra delle mele, e i dolci profumi che avverto avvicinandomi alla Cantina me lo confermano, predisponendomi a trascorrere ore piacevoli e appassionanti. Una cooperativa con DNA cooperativo La storia della Cantina Tramin attraversa tre secoli e due Stati. Siamo nel 1898. Mentre nasce la Federazione Italiana Giuoco Calcio e Guglielmo Marconi deposita il brevetto della radio, in Alto Adige, allora ancora sotto gli Asburgo, Christian Schrott, parroco del paese e deputato al Parlamento di Vienna, fonda con altri viticoltori Cantina Tramin. Oltre 120 anni di storia hanno portato questo progetto a trasformarsi e a diventare una realtà di riferimento a livello mondiale. Anche e soprattutto grazie alla particolare formula cooperativa della Cantina, che coniuga il lavoro indipendente, artigianale, di più di 180 famiglie dedicate ai 260 ettari di superficie di allevamento delle vigne, all’imprenditorialità di una società in grado di mettere a loro servizio strategie commerciali e di marketing, sostegno organizzativo e logistico, coordinamento operativo in ogni fase produttiva. Nel 1971 Cantina Tramin si fonde con la Cantina Sociale di Egna, altra realtà storica di questa zona, nata nel 1893, dando vita a una vera e propria istituzione capace di associare in un unico corpo patrimoni diversi di tradizioni e vigneti. La svolta all'insegna di etica e sostenibilità Nell’evoluzione della Cantina altre due date emergono a punteggiare un percorso di crescita e miglioramento costante. Nel 1991 entra in azienda Willi Stürz, figura chiave dello sviluppo più recente. Enologo e direttore tecnico di Cantina Tramin, “ha saputo trasformare un’eccellente tipica produzione territoriale, quella del Gewürztraminer, in un cru internazionale pluripremiato dalla critica più autorevole, sia in Italia che nel resto del mondo”. Lo testimonia anche il titolo di Miglior Enologo d’Italia assegnatogli dalla Guida Vini d’Italia-Gambero Rosso 2004. A lui si deve inoltre buona parte dell’impulso verso una transizione che Tramin da anni ha in corso: quella rivolta a una gestione e una produzione etica e sostenibile, incentivata da riconoscimenti economici per i viticoltori che adottano metodi di coltivazione nel rispetto della natura, insieme a processi di agricoltura biologica e biodinamica. L’altro anno che segna uno spartiacque nella storia della Cantina è il 2010, quando si conclude l’opera di rinnovamento della sede: affidato interamente all’architetto Werner Tscholl (autore, tra gli altri, del Museo della Montagna di Messner, a Bolzano), il progetto trasforma la struttura in un vero e proprio landmark territoriale. Architettura innovativa e biocompatibile, design, energie rinnovabili sono alla base del nuovo edificio di Tscholl, in una sintesi di bellezza e funzionalità perfettamente integrata nel territorio circostante. La determinante impronta del terroir Territorio, dicevamo. Ecco, forse, il primo, vero, antico “segreto” del successo e della qualità dei vini della “Casa del Gewürztraminer”, com’è ormai nota la Cantina. La morfologia del terreno è particolare, caratterizzata da un impasto in cui si alternano rocce sedimentarie di tipo argilloso e rocce di porfido e calcaree. In superficie il microclima è influenzato dai venti che fin qui giungono dal Lago di Garda, e da una notevole escursione termica giornaliera, che grazie alle basse temperature notturne, anche estive, permette alle uve di trattenere ogni aroma senza dover attivare processi di evaporazione dovuti al calore accumulato durante il giorno. Un simile terroir definisce con chiarezza le strutture dei vini, i loro bouquet olfattivi caleidoscopici, la ricchezza degli aromi e le spiccate sfumature minerali.   Tale dimora ideale ha consentito l’allevamento di vitigni capostipiti di vini apprezzati da critica e appassionati di tutto il mondo, permettendo di arrivare a una media produttiva che si attesta su 1,9 milioni di bottiglie all’anno, destinate per il 70% al mercato nazionale e per il restante 30% a quello estero. La suddivisione delle varietà coltivate privilegia, naturalmente, il Gewürztraminer (circa 22%), con Chardonnay e Schiava entrambi tra l’11 e il 12% e Lagrein, Pinot Grigio e Bianco, Sauvignon, Pinot Nero, Merlot, Cabernet e Müller Thurgau tra il 10 e il 2%. Lunga sarebbe la lista di premi e riconoscimenti ottenuti dalle bottiglie Tramin. Ne cito uno per tutti: nel 2018 “Epokale” è stato il primo vino bianco italiano a ottenere 100/100 punti da parte di Robert Parkers Wine Advocate.   La degustazione: Gewürztraminer “Nussbaumer” 2018   Per la degustazione non posso che orientarmi sul “re” della casa, il Gewürztraminer, scegliendo il “Nussbaumer” 2018 (15%), un Alto Adige DOC. Quello che compio è un percorso multisensoriale, che parte dagli occhi, ancor prima di aprire la bottiglia. La sala che ci ospita è infatti dotata di enormi vetrate che si affacciano direttamente sulle vigne, mentre sullo sfondo ci domina lo spettacolo naturalistico delle Dolomiti. L’approccio scientifico che informa ogni aspetto delle attività a Cantina Tramin emerge anche dalla consolidata procedura di stilare una recensione per ogni annata, in cui si descrivono caratteristiche climatiche e stagionali. Con il prezioso aiuto del sig. Günther Facchinelli, che si occupa del marketing, scorriamo l’analisi relativa al 2018, da cui apprendo che se la germogliazione è avvenuta tardivamente, le temperature elevate e i tassi di umidità hanno consentito una precoce fioritura in

Abbazia di Novacella

Un'abbazia che è custode di antiche tradizioni che forgiano vini dal contegnoso carisma nelle fasi giovanili e capaci di regalare un crescendo di emozioni a chi saprà aspettarli  in cantina per cogliere in ognuno di loro la vera essenza del territorio.

Cantina Terlano

143 i soci conferitori che insieme all'equipe aziendale plasmano etichette di assoluto spessore, sempre eleganti, minerali, con quella marcia in più. I vigneti situati alle pendici del Monte Tscoeggel crescono su terreni con alto contenuto di minerali. Vini inconfondibili, capaci di interpretare alla perfezione le peculiarità del territorio... Vini espressivi.

Franz Hhas

Franz Hhas è appassionato del suo lavoro, preciso e rigorso nel curare la vigna cercando di ottenere un prodotto di altissima qualità, nel desiderio di far emergere le potenzialità del prodotto. Una gamma ben diversificata, con radici lontane e trasmette immediatamente un'idea di autenticità. Da sottolineare il Moscato Rosa, da segnalare per naturalezza di espressione.

Kellerei Kaltern Caldaro

Un'etichetta che ha fatto la storia del vino alto-atesino. Una posizione privilegiata sul lago di Caldaro. Una Gamma che ha mostrato uno standard qualitativo impressionante. Da non perdere il Pfarrhof, il Pinot Nero più riuscito di tutta la stagione.

Alois Lagerder

Una filiera aziendale gestita con serietà e mano ferma dalla famiglia Lagerder. La filosofia produttiva sposa appieno le dinamiche biologiche e biodinamiche fa apprezzare in pieno le grandi performance dell'azienda. Un livello decisamente ampio per tutta la gamma.

Nals Margreid

Nals Magreid  è un modello di cooperativa ideale con livelli qualitativi altissimi. Il rispetto genuino per la natura e un'organizzazione esemplare sono il punto di forza di questa azienda.

Schreckbichl Colterenzio

Una solida realtà cooperativa del comprensorio alto-atesino, da sempre pronta a recepire con intelligenza e brillantezza i nuovi stimoli provenienti dal mondo del vino. Salde basi fondate sulla tradizione e sul profondo rispetto della terra. Un Cabernet Sauvignon Lafoa straordinario.

St. Michael – Eppan

La Cantina San Michele Appiano diede il via allo sviluppo di una realtà che oggi conta per 350 soci. Le mura storiche, il corpo centrale in stile liberty, i reparti enologici dotati delle più moderne tecnologie di cantina testimoniano una simbiosi tra memoria e rinnovamento. Il Pinot Grigio Sant Valentin è veramente da degustare.

Elena Walch

Una produzione di indiscutibile fama, caratterizzata da uno stile mai conformato al gusto internazionale. Vini di immediata piacevolezza, l'espressione di un vitigno legato all'unicità dei suoi locali. Charme, complessità aromatica e levità di sorso.

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