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L’illuminazione nelle bottiglierie

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L'ideazione del progetto della luce e dei sistemi di illuminazione artificiale e di lighting design.

L'intervento dell'architetto-wine designer nei casi di riqualificazione edilizia o costruzione ex-novo di una
bottiglieria residenziale.

In questo terzo articolo Cantine fatte ad Arte® e Laura Frattini Sommelier “Wine Consulting & Executive Director” si occuperanno dell'importanza della luce e dei sistemi di illuminazione artificiale in una cantina per la conservazione delle bottiglie.
Il confronto, nel solco di quanto già tracciato nei precedenti due articoli, tra riqualificare e costruire ex-novo una bottiglieria residenziale comporta anche per gli interventi di illuminazione importanti impegni economici, a seconda se si sceglie di realizzare l'opera impiantistica solo ai fini del rispetto degli obblighi funzionali e di sicurezza dell'ambiente oppure se si decide di implementare il sistema anche da un punto di vista estetico e di lighting design.

Bottiglieria Thurston Wine House, Arizona, USA

La progettazione e la realizzazione dei sistemi di illuminazione in una bottiglieria dovrà tener conto di alcune accortezze, perché l'uso inadeguato e mal calibrato della luce in questi ambienti potrebbe cagionare gravi danni alla bontà e qualità del vino. Un esempio comune riguarda il vino bianco conservato in bottiglie di vetro chiaro.
In questo articolo non verranno presi in considerazione gli arredi eno-industriali ed armadi bottiglierie termoregolati ma il nostro riferimento riguarda le “bottiglierie residenziali” con anche un’ampia superficie e elevata capienza quantitativa di bottiglie ove si tiene conto anche le più banali operazioni artigianali di travaso e d’imbottigliamento da e per contenitori più grandi come per esempio le damigiane.

Quali sono le funzioni che deve assolvere la luce in un ambiente come la “bottiglieria residenziale”?

a) Illuminare l'ambiente al fine di consentire la percorribilità nella completa percezione dello spazio fisico, garantire una buona visibilità anche degli arredi, permettere le più normali operazioni di lavorazione e movimentazione, garantire manovre in totale sicurezza antinfortunistica, etc.;

b) In aggiunta, a corredo, dotare l'ambiente da un punto di vista estetico in grado di abbellire la bottiglieria residenziale mediante l'apposizione di punti luce suggestivi per ampliarne la valenza estetica e creare situazioni e atmosfere emozionali.

La norma UNI EN 12464-1 del 2011 ("Luce e illuminazione - illuminazione dei posti di lavoro - Parte 1: Posti di lavoro in interni")

In questa normativa sono riportati i requisiti della luce e l'illuminazione che devono essere rispettati per le persone nei posti di lavoro interni, ma non stabilisce una grandezza fisica precisa e ben definita per le bottiglierie e per le sale di degustazioni, quindi occorre interpolare con valori di determinate tipologie di ambienti simili entro i quali bisogna attenersi.

Qual è il valore dell'unità di misura in Lux più idonea e richiesta per le bottiglierie residenziali?

Per gli ambienti come le bottiglierie residenziali, in cui la conservazione delle bottiglie rappresenta un momento fondamentale per l'affinamento del vino, messe a riposare su scaffali di legno o ferro, o cellette in muratura, e dove la presenza umana è ridotta alla visita del solo proprietario e da qualche amico/visitatore nei momenti della degustazione, si consiglia di fare rispettare due misure principalmente (anche qui, sempre valutando di volta in volta le condizioni e le situazioni generali che si vengono e si vogliono creare):

- Bottiglieria, solo per la conservazione e messa a riposo delle bottiglie con finalità di "magazzino":

  • Lux 100;

- Bottiglieria con annessa sala di degustazione, e dunque con una maggiore presenza di personale e via vai, ed eventuale esposizione delle bottiglie in mostra su scaffali appositi:

  • sala degustazione Lux 200
  • scaffali/casellari Lux da 100 a 300

Naturalmente questi valori, benché formulati dalla normativa, è bene che siano valutati di volta in volta a seconda della concezione del progetto e di quello che si vuole ottenere rispetto le soluzioni estetiche, di design, della ubicazione della bottiglieria rispetto la residenza, delle condizioni esterne rispetto l'illuminazione naturale e quant’altro.

Toni e colori delle luci

Prospicienti alla bottiglieria, le luci non dovranno mai essere forti e accese, abbaglianti (se non per facilitare le operazioni di svinatura e travasi, ma questo riguarda specificatamente i casi di cantine e bottiglierie aziendali che devono garantire le fasi lavorative in sicurezza), ma esse dovranno essere di tonalità calda, tenue, e preferibilmente colorate atte a creare atmosfere suggestive ed ambienti emozionali per far in modo di esaltare la bellezza di alcune parti più interessanti della bottiglieria, se ci sono, e sala di degustazione.

Le luci bianche e molto accese si utilizzano nei sistemi di illuminazione d'emergenza per segnalare vie di fuga in sicurezza e che devono essere predisposte e collocate in modo tale da non arrecare danno alle bottiglie messe a riposo.

Quando dal flusso luminoso proveniente dai sistemi di illuminazione e dai punti luce si ha una intensità costante direzionata sulle bottiglie a riposo queste potrebbero subire un surriscaldamento inopportuno ed il calore prodotto di conseguenza potrebbe arrecare danni al vino.

Bottiglieria con impianto luci Lux et Vinum

Cosa si intende per “Gusto di Luce” o “Goût de Lumière”?

Si tratta del difetto per antonomasia che deteriora i vini chiari durante la loro conservazione in bottiglie chiare attraverso l’utilizzo (anche non frequente) di una luce sbagliata questo è definito “Gusto di Luce”.

Nella pratica le lunghezze d'onda dello spettro di luce al di sotto dei 523nm, dagli ultravioletti al blu, provocano l’ossidazione dei componenti solforosi, mentre la luce blu altera la Riboflavina, causando alterazioni nella struttura biologica del vino e di conseguenza influenzando le caratteristiche aromatiche (colore, sapore e profumo) durante l'affinamento in bottiglia.

Oggi sul mercato ci sono aziende che con la loro esperienza nel campo dell’illuminotecnica hanno infatti progettato una luce ambra-arancione che risolve e azzera i difetti come il "Gusto di Luce, incorporandola in una gamma di corpi illuminanti funzionali e decorativi studiati appositamente per essere installati nelle
bottiglierie residenziali e aziendali.

In questo modo, si evita a molti produttori di vini di mascherare tali difetti attraverso l’utilizzo di sostanze chimiche.

Dimostrazione c/o lo studio di Cantine fatte ad Arte® della gamma luci Lux et Vinum, azienda Atena Lux srl

Cantine fatte ad Arte® - Arch. Edoardo Venturini
viale Stazione, 134 - 35036 Montegrotto Terme (PD)
email: info@cantinefatteadarte.it

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