Vitigno autoctono pugliese antico e sorprendente!
Nel nostro bel paese continua la riscoperta dei preziosi vitigni autoctoni e la Puglia ne rappresenta un grande punto di riferimento per il suo territorio.
Il primitivo di Manduria geograficamente diffuso nella provincia di Taranto più precisamente a Manduria e dintorni , proprio qui, trova la propria identificazione. La sua forza è accentuata dal forte sole del Salento e dalla brezza marina.
Anche il terreno ha un ruolo determinante per il suo habitat
Esso consente alla pianta di affondare le proprie radici laddove può trovare la giusta frescura sotterranea indispensabile per ottemperare al sole cocente e forte dell’estate.
Nell’elaborazione di questo vino, il disciplinare ammette Primitivo al 100% e la produzione massima consentita è 90 quintali per ettaro.
Si produce il Primitivo Dolce Naturale il cui residuo zuccherino è di almeno 50 grammi per litro, e il Primitivo Dolce Liquoroso la cui gradazione alcolica non deve essere inferiore ai 16,5%.
In questa occasione vi parlerò di un vino prodotto dall’Azienda Agricola Giuseppe Attanasio, che da oltre settanta anni personalmente cura i vigneti di proprietà nell’agro di Manduria.
Sei ettari di vigne allevate ad “alberello pugliese”. La cantina è situata dentro un palazzo di fine ottocento, qui sono collocati gli impianti di vinificazione e la bottaia.
Nella mia sala degustazione apro questa grande bottiglia di “Attanasio 2012” un vino da intenditori. Dall'analisi organolettica riconferma tutte le caratteristiche del vitigno Primitivo in purezza; il suo colore rosso rubino intenso cattura. Al naso viene percepita una grande espansione di sentori prima secondari quali confettura rossa, mirtillo, lampone e fragola di bosco, poi terziari in quanto si evolvono in frutti maturi e speziati come pepe nero e cioccolata.
In bocca primeggia una grande struttura, l'alcol e i tannini morbidi sono in perfetto equilibrio, la persistenza è lunga con finale di ciliegie sottospirito. Vino elegante e corposo che trova un ottimo abbinamento con un altro prodotto di nicchia, molto particolare; trattasi di "Blu di Vacca" affinato con mirtilli di palude che a loro volta hanno subito un'immersione nel Passito di Raboso!
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